Sono partiti oggi, 17 gennaio 2022, i lavori di realizzazione del “Bosco del tempo, della musica e della memoria” di Crema (CR).
A Crema si è pensato di declinare l’intervento in un “Bosco della memoria”, in ricordo delle vittime del Coronavirus del territorio. L’area individuata per la realizzazione del bosco è in Via Pandino, adiacente ad una scuola primaria e ad orti urbani: luogo ideale per la socializzazione e la condivisione.
Quello che immaginiamo è infatti un luogo di comunità, un parco multifunzionale che si anima ogni giorno di tante persone che lì incrociano parte delle proprie attività all’aperto. Un progetto che coniuga la memoria e il raccoglimento simbolico nei confronti delle tante donne e uomini che abbiamo perso nel pieno della pandemia alla vita che nasce e cresce con il crescere degli alberi che andremo a piantare.
Come per il progetto realizzato a Colorno, anche nel Bosco di Via Pandino saranno programmate attività pensate per coinvolgere attivamente la comunità: la “Giornata della piantumazione”, rivolta alle scuole del territorio, per consentire alle alunne e agli alunni delle scuole di Crema di piantare gli alberi e rendere così concreto e tangibile un legame che durerà negli anni a venire. Tutte le iniziative pubbliche saranno pensate e organizzate per coinvolgere prioritariamente bambini e famiglie.
IMPIANTI VEGETALI
Il progetto prevede la piantumazione complessiva di n. 77 alberi e n. 8 piante rampicanti: un corpo centrale di alberi da frutta circondato da alberi dal cui legno prendono forma e vita strumenti musicali: il tiglio e il frassino per la chitarra, l’acero per gli strumenti ad arco, il platano per gli strumenti poveri, il pero per gli strumenti di precisione.
Il progetto prevede la realizzazione di un camminamento interno che consentirà di raggiungere, dal parcheggio esistente, una pergola appositamente pensata come aula didattica a cielo aperto e punto di incontro. La pergola sarà realizzata in legno di castagno e servirà anche da sostegno ai rampicanti (viti e rose) che ombreggeranno l’area di sosta.
Una recinzione in pali di castagno definirà il limite dell’area verso il fosso esistente rendendone sicura la frequentazione.
Qui la campagna di raccolta fondi, conclusa con successo a Natale.